giovedì 16 marzo 2017

Giochi Senza Frontiere (1965-1999), la TV che ha unito l'Europa


La famosa trasmissione televisiva, che divenne popolarissima negli anni 60 e 70, nacque nel 1965. Il presidente francese Charles De Gaulle voleva che i giovani francesi e tedeschi si incontrassero in un torneo di giochi per rafforzare l'amicizia tra Francia e Germania. Nel 1965, l'idea nasce dalla trasmissione italiana "Campanile sera" che venne copiata in Francia da Guy Lux con il titolo di "Intervilles", per la TV statale francese TF1. Alcune cittadine si confrontavano giocando, in piazza. Tre francesi (Pedro Brime, Claude Savarit e Jean-Louis Marest) proposero di estendere l'idea dei giochi alle città di altri paesi europei. Aderirono al progetto Germania, Belgio e l'Italia e nacque "Jeux sans frontieres".

Ogni puntata della trasmissione era itinerante, ossia veniva ospitata a rotazione in una città delle diverse nazioni partecipanti, ed era prodotta e trasmessa da una rete televisiva della nazione ospitante. Per l'Italia, tutte le puntate sono state prodotte dalla Rai.

In ogni puntata di "Giochi senza Frontiere" si affrontavano tra di loro varie squadre, provenienti ognuna da una città europea di ogni singola nazione, che affrontavano una serie di prove (ideate dal geniale Popi Perani), in cui si dava risalto alle tradizioni ed ai trascorsi storici del paese ospitante, alle bellezze architettoniche e artistiche delle città, riproponendo in modo scherzoso luoghi o personaggi tipici: osti rubicondi, bellezze al bagno formose, spazzacamini neri come catrame.

Ogni squadra si componeva di 8 elementi (4 donne e 4 uomini) più un allenatore ed un capitano "non giocatori". I concorrenti indossavano spesso goffi costumi e in ogni gioco di ciascuna puntata venivano assegnati dei punteggi in base alla classifica del gioco, che poi venivano man mano sommati per assegnare la vittoria finale, al termine dei giochi. Uno dei giochi della serata era detto "Fil Rouge", e vedeva impegnata una singola squadra alla volta. Durante la puntata, ogni squadra poteva giocare "il Jolly" (in uno solo dei giochi, in cui reputava di essere più forte), che gli permetteva di raddoppiare il punteggio ottenuto durante il gioco. In ogni edizione, dopo aver effettuato tutte le puntate, per ogni nazione, la squadra che aveva ottenuto il miglior piazzamento o, a pari merito, con il punteggio più alto in queste puntate, accedeva alla finale per la sua nazione.

La prima puntata dell'edizione 1973 si svolse a Senigallia in Italia, il 7 giugno. I conduttori erano Rosanna Vaudetti e Giulio Marchetti.

"Giochi Senza Frontiere" ha inaugurato l'Eurovisione, ed è stata la trasmissione più longeva nella storia delle coproduzioni televisive, essendo stata trasmessa ogni estate dal 1965 fino al 1999 (salvo un'interruzione tra il 1983 e il 1987).

Alla prima edizione nel 1965 parteciparono 4 nazioni (Belgio, Francia, Germania e Italia), e il loro numero aumentò notevolmente durante gli anni. Dal '65 ad oggi, infatti, le nazioni che hanno preso parte ai giochi sono state 18.

Nelle 30 edizioni, svoltesi nelle piazze più famose d'Europa, si sono avute più di 300 puntate, con 2.500 città partecipanti (le città italiane sono state 215).

L'Italia ha vinto 4 volte, con Como nel 1970, Abano Terme (PD) nel 1978, Vigevano (PV) nel 1991 e Bolzano-Sudtirol nel 1999.

Nella prima serie, dal 1966 al 1982 gli "storici" arbitri ufficiali furono gli svizzeri Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi, che iniziavano i vari giochi con il loro famoso "Attention... trois, deux, un..." seguito dal colpo di fischietto.

Gli arbitri "storici" di Giochi Senza Frontiere, Gennaro Olivieri (il primo a sinistra) e Guido Pancaldi (ultimo a destra), insieme con il conduttore Ezio Guidi (al centro) della TV Svizzera Italiana, nella puntata trasmessa da Caslano (Svizzera) il 1° luglio 1976

I conduttori italiani della prima serie furono:
1965-1966: Enzo Tortora, Giulio Marchetti
1967-1968: Enzo Tortora, Giulio Marchetti, Renata Mauro
1969-1970: Giulio Marchetti, Renata Mauro
1971-1977: Giulio Marchetti, Rosanna Vaudetti
1978: Ettore Andenna, Milly Carlucci
1979-1981: Michele Gammino, Milly Carlucci
1982: Michele Gammino, Simona Izzo

Giulio Marchetti e Rosanna Vaudetti nella puntata di Riccione il 17 giugno 1975

Dall'inizio fino al 1982, il programma fu trasmesso sul Secondo programma della Rai, (l'odierna Rai 2) e venne trasmesso a colori già dal 1973, nonostante la RAI non avesse ancora adottato ufficialmente il colore. Con l'inizio del secondo ciclo, nel 1988, fu trasmesso su Rai 1.

La Rai ha dedicato a questa popolare trasmissione un documentario della serie La Storia siamo noi, in cui ci sono varie interviste a personaggi che hanno fatto la storia di "Giochi senza Frontiere", oltre a vari video d'epoca.

Il documentario de La Storia siamo noi "Giochi senza Frontiere - Una Platea Per L'europa" andato in onda il 26/12/2011

1 commento:

  1. Ti invio questo mio nuovo filmato che ripercorre nostalgicamentela Tv Disney che abbiamo visto nei lontani anni '70,secondo i miei ricordi.
    TV DISNEY ANNI '70
    https://www.youtube.com/watch?v=kIQOhwo-LrA

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